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La mia natura? Vivere nella natura
Indice
Fin da giovanissima mi sono scelta un’abitazione immersa nella natura dove il mio spirito potesse arricchirsi attraverso il silenzio, i profumi, i colori delle stagioni…
La prima volta che ho visto spuntare uno zucchino dal mio orto ho pianto… ma ho capito nell’immediato che applicarmi con la terra avrebbe dato i suoi frutti.
Sono passati 30 anni da quel giorno e la cosa bella è che oltre aver imparato molte cose mi sorprendo ancora quotidianamente davanti allo sbocciare di un fiore e allo svolazzare di una farfalla.
Oggi quello che mi interessa è piantare alberi, creare e ripristinare ecosistemi, applicare la permacultura e l’agroecologia nel quotidiano, mantenere il mio giardino botanico vivo, impegnarmi a custodire, diffondere e rigenerare semi per ampliare la biodiversità presente qui da me ma non solo…continuare a studiare e trasmettere quello che ho imparato alle nuove generazioni.
Oggi insegno educazione ambientale (outdoor education) presso scuole di ogni ordine, cooperative, centri educativi, associazioni, ripristino giardini in abbandono con piante perenni e fiori che si auto-seminano, costruisco orti sinergici, trasmetto attraverso la pratica l’importanza del riconoscimento delle erbe spontanee commestibili, il valore della sana alimentazione, della trasformazione dei prodotti sia da orto che di erboristeria, insomma tutte le attività in connessione con la terra. Sul sito https://leselvagge.weebly.com/ sono disponibili informazioni ulteriori sulla nuova produzione di fiori eduli.
Per circa 10 anni sono stata presidente dell’associazione GEART che ha promosso infinite attività tra arte e natura. Moltissime le conferenze con docenti universitari e rappresentanti della cultura di varie discipline che sono intervenuti negli anni.
Interventi ed eventi recenti
Ottobre 2020 e primavera 2021
Food Forest in divenire
Dove: Presso l’ex sede di Geart Borgo Ronchesano Valsamoggia – Bologna –
Descrizione: impianto di una Food-Forest su 20.000 mq. Di terreno. Coordinamento di agro-forestazione sintropica con l’impianto di molti alberi da legno ad alto fusto, alberi da frutta, arbusti medicinali e per alimenti, viti da pasto di vario tipo e piante per la trasformazione di prodotti erboristici e medicamentosi. Trasmettere l’importanza della biodiversità e la cura di un ecosistema per l’essere umano e per il pianeta.
Aprile 2020
“Ricicla e arreda”
Dove: Sede Legale di Geart Valsamoggia (BO)
Descrizione: In pieno lock down realizzazione (con gli abitanti del borgo Ronchesano sede legale di GEART) di cartellini didattici, (in italiano e latino) segnaletiche e citazioni di filosofi famosi per il riconoscimento delle piante presenti nel giardino botanico e per l’arredo dello stesso. Trasmissione del valore del riciclo e dei materiali di scarto (legni vari, cannicci etc…) per l’arredo di giardini, orti, percorsi.
Maggio 2018
“Di Verde in Verde”. Evento promosso dalla Fondazione Villa Ghigi
Dove: Giardino privato a Bologna
Descrizione: Geart interviene con la diffusione gratuita di semi biologici rigenerati proveniente dal giardino botanico di GEART. Obiettivi: trasmettere l’importanza dei semi a favore della sovranità alimentare, della libera diffusione e il giusto utilizzo delle sementi autoprodotte.
Giugno 2018
Cammina e impara… Trekking
Dove: Presso il giardino botanico di geart (con oltre 400 varietà di piante presenti durante l’arco dell’anno) Savigno Valsamoggia (BO)
Descrizione: sosta didattica (promossa da Montagna Incantata coordinamento GEART) a favore dei membri della rete escursionistica di Bologna dove sono state trasmesse informazioni e indicazioni sull’utilizzo delle piante medicamentose e spontanee commestibili del territorio. Degustazione di piatti inediti preparati con fiori, radici, foglie e semi del mondo selvatico.
Giugno 2018 novembre 2018
Opere di Land art tra pubblico e privato
Dove: Manifestazione Nazionale Genuini Clandestini –BO- Manifestazione e fiera del tartufo –Tartuflà- di Savigno -Bo
Descrizione: realizzazione di opere costruite con materiali naturali per trasmettere il valore dell’operato artistico in connessione con la sostenibilità ambientale. Coordinamento gruppo di “landartisti” dell’Università Belle Arti di Bologna.